DVB-T2 (Digital Video Broadcasting – Second Generation Terrestrial

Il DVB-T2, acronimo di Digital Video Broadcasting – Second Generation Terrestrial, è uno standard di trasmissione televisiva digitale terrestre sviluppato per migliorare la qualità dell’immagine e del suono rispetto al precedente standard DVB-T.

Il DVB-T2 è stato sviluppato dall’European Telecommunications Standards Institute (ETSI) ed è stato pubblicato per la prima volta nel 2009. È stato progettato per fornire una maggiore efficienza di trasmissione, in modo da consentire una maggiore quantità di contenuti televisivi da trasmettere sulle frequenze terrestri disponibili.

Il DVB-T2 utilizza una tecnologia di compressione video più avanzata rispetto al DVB-T, il che significa che può trasmettere immagini in alta definizione (HD) e ultra-alta definizione (UHD) a una velocità di bit più elevata, mantenendo allo stesso tempo la qualità dell’immagine.

Inoltre, il DVB-T2 offre una maggiore flessibilità nella scelta delle frequenze, il che significa che può essere utilizzato in modo più efficiente per trasmettere programmi televisivi. Ciò è particolarmente importante nelle aree in cui le frequenze disponibili sono limitate.

Il DVB-T2 è stato adottato in molti paesi del mondo, tra cui l’Australia, il Regno Unito, la Germania e l’Italia. Nel Regno Unito, ad esempio, è stato introdotto nel 2015 per consentire la trasmissione di canali HD e UHD sui canali televisivi terrestri.

Tuttavia, il passaggio al DVB-T2 non è stato privo di critiche. Alcuni utenti hanno lamentato il costo di aggiornamento dei propri televisori o dei decoder per la ricezione del nuovo standard, mentre altri hanno criticato la scarsa copertura del segnale in alcune aree, in particolare in quelle rurali.

Nonostante queste critiche, il DVB-T2 rappresenta un importante passo avanti nella trasmissione televisiva terrestre digitale, in grado di migliorare notevolmente la qualità dell’immagine e del suono e di consentire una maggiore efficienza nella trasmissione di contenuti televisivi. Con il tempo, è probabile che diventi sempre più diffuso e si diffonda in tutto il mondo.

Per ricevere il segnale DVB-T2, gli utenti devono disporre di un televisore o di un decoder compatibile con lo standard. I televisori e i decoder DVB-T2 sono disponibili in commercio da diversi anni e i prezzi sono diventati sempre più accessibili con il tempo.

Il passaggio al DVB-T2 può comportare anche benefici in termini di spazio radio, in quanto consente di trasmettere più canali televisivi utilizzando la stessa quantità di frequenze. Ciò significa che, in teoria, si potrebbe trasmettere una maggiore varietà di programmi televisivi in ​​un’area geografica limitata, consentendo una maggiore scelta per gli utenti.

Tuttavia, come accennato in precedenza, il passaggio al DVB-T2 non è stato privo di problemi. Ad esempio, in alcune zone rurali, la copertura del segnale potrebbe non essere ancora ottimale, il che significa che alcuni utenti potrebbero non essere in grado di ricevere tutti i canali televisivi disponibili. Inoltre, alcuni utenti potrebbero non essere disposti o non avere le risorse economiche per aggiornare i loro televisori o decoder.

Inoltre, il DVB-T2 non è l’unico standard di trasmissione televisiva digitale disponibile. Altri standard, come il DVB-S per la trasmissione satellitare o il DVB-C per la trasmissione via cavo, potrebbero essere più adatti in alcune situazioni.

In definitiva, il DVB-T2 rappresenta un importante passo avanti nella trasmissione televisiva digitale terrestre. Offre una maggiore efficienza di trasmissione, una maggiore qualità dell’immagine e del suono e una maggiore flessibilità nella scelta delle frequenze. Tuttavia, il passaggio al DVB-T2 potrebbe comportare alcune sfide e problemi, tra cui la copertura del segnale e il costo dell’aggiornamento dei dispositivi di ricezione.